Spesso mi trovo a riflettere sul mio passato… e in particolare in questi giorni che ormai preludono al mio ingresso in università… oltre alle classiche domande… “Sarò All’Altezza ?” e simili incognite per il futuro vengono alla mente ricordi di tutti i vari ingressi ad ogni nuova scuola: elementari dall’asilo, poi medie e superiori… ogni volta le domande son simili: “che mi aspetta ?” “riuscirò a fare nuove amicizie ?” e proprio sulle amicizie ci si sofferma spesso a riflettere… Amici che non si vedono per anni… gente che scompare nonostante all’ultimo saluto ci si fosse ripromessi di rimanere in contatto…
E’ successo tante volte, alle elementari non me ne son neanche reso conto… ma eventi fuori dal mio controllo hanno giocato con la mia vita… strappandomi al mio paese, alla mia terra… alla mia casa madre trascinandomi poco lontano ma abbastanza per perdere i contati con gli amici d’infanzia che stavano comunque cambiando…
Una nuova tempesta poi scosse la mia vita trasportandomi in una nuova dimora… che divenne l’uscio della fredda indifferenza famigliare… figli, madre con rapporti più gelidi di quelli che si tengono con un passante incontrato per strada in una serata piovosa.
Ogni pretesto… un litigio… tanta rabbia repressa, tanta rabbia per il destino o per qualunque legge regoli le vicende della vita su questa terra.
Il nuovo paese riservava comunque buone amicizie, oggi molto consolidate, nient’altro che parte dei compagni di classe delle medie… e per fortuna che proprio un prof delle medie disse “Tanto le amicizie scolastiche che si ricordano di più e che rimangono più forti son quelle delle elementari e delle superiori” magari avrà ragione in un futuro… ma per ora sta sbagliando di grosso.
Per me che ho sempre avuto come motto: “Pochi ma Buoni” la nostra celebre “Cerchia Interna” si sta allargando un po’ troppo per i miei gusti… e anche amici che un tempo si sarebbero fatti schifo per come sono adesso (soprattutto per ciò che ascoltano) sono cambiati… purtroppo è questa la triste realtà… anche se non è giusto definirla triste… perché è naturale il cambiamento e l’evoluzione… sono io che avendo uno spirito romantico sono meno incline al progresso mio e degli altri… resto legato al passato e soffro nel vedere che tutto cambia e io rimango indietro…che il mio modo di pensare diventa desueto… ciò che ascolti… ciò che fai… i tuoi valori… e tu che fai allora t’intestardisci ristagnando nelle tue convinzioni perché credi nei tuoi ideali stabili che non cambiano con la corrente della moda. Prendendola in quel posto in buona parte degli aspetti della vita.
Resti comunque affascinato dalla via semplice dell’adattamento e della conformazione e rimani lì, instabile, inquieto, senza un posto.
Non so se è stato per i nefasti eventi che portarono al collasso della mia famiglia che sono cresciuto in fretta… rimanendo sempre troppo bambino… rimanendo così legato al mio passato alla mia infanzia rimpiangendone i ricordi felici…